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Menopausa

Ambulatorio per la Menopausa
  • Il termine Monopausa indica l'ultima mestruazione naturale della donna. Il periodo che precede la menopausa è definita premenopausa e può coprire un arco di tempo anche di 10 anni, mentre il periodo che inizia 6-12 mesi dopo la menopausa si definisce postmenopausa.
  • In realtà, nel linguaggio comune la menopausa indica la postmenopausa, ovvero il periodo che coincide con la permanente cessazione delle mestruazioni e va considerata una stagione della vita, un percorso fisiologico dovuto al progressivo esaurimento dell'attività delle ovaie, che gradualmente perdono la capacità di produrre ormoni e ovociti.
  • L'età di insorgenza della menopausa spontanea, cioè naturale, è variabile. Generalmente, l'età media comparsa è intorno ai 50 anni (tra il 45 e 53), ma in determinati soggetti può insorgere anche prima o dopo quest'età (menopausa precoce o menopausa tardiva). Se la donna è sottoposta ad asportazione delle ovaie e/o dell'utero, si parla di menopausa chirurgica. La meno pausa può, inoltre, esser indotta dalla presenza di particolari patologie o di trattamenti chemioterapici o radioterapici (menopausa iatrogena).
  • I disturbi legati alla menopausa non riguardano tutte le donne in egual misura, e quindi la terapia dei disturbi della menopausa deve essere personalizzata, ovvero differenziata per ogni donna. Una terapia può essere quella ormonale sostitutiva, che può aiutare a migliorare la qualità di vita. Altre terapie sono in grado di agire sui singoli disturbi correlati alla carenza ormonale, via via che si presentano, in modo di alleviare i sintomi menopausali, oltre che proteggere l'organismo dai danni a medio-lungo termine che la menopausa può comportare.
  • Alla luce di queste considerazioni, lo studio medico del Dr. Ezio Bergamini ha ritenuto utile crear un Ambulatorio per la Menopausa, dove offrire percorsi di prevenzione e di cura individuali, che vanno dall'informazione alla consulenza, dalla diagnosi precoce alla terapia dei disturbi della monopausa, avvalendosi, ad integrazione diagnostico-terapeutica, dei servizi di Ecografia transvaginale, Ecografia Mammaria, Esame Citologico Vaginale (Pap Test)
 

Laser vaginale MonnaLisa Touch

  • Secchezza vaginale e laser terapia
  • Il ricupero del benessere sessuale dopo un tumore è importante e oltre ai molti rimedi locali per attenuare la difficoltà nei rapporti sessuali che spesso però non sono definitivi, da qualche tempo viene impiegato il laser vaginale per il "ringiovanimento delle parti intime".
  • Da alcuni anni infatti, e in tutto il mondo, per ritrovare il benessere sessuale, il sorriso e contrastare i disturbi legati all'atrofia (secchezza) vulvo-vaginale da carenza ormonale, il trattamento più efficace a cui si rivolgono sempre le donne sono proprio le terapie laser. Questo perché sono terapie altamente efficaci, non invasive e non iniettive. Inoltre, non stimolano la produzione di estrogeni nemmeno a livello locale.
  • Laser vaginale: Per chi e perché?
  • Per chi è pensato?
  • Il laser vaginale è consigliabile alle donne che non possono seguire terapie farmacologiche ed in particolare indicato per le donne con tumori al seno che stanno seguento una terapia adiuvante con inibitori delle aromatasi.
  • Perché
  • Migliora la secchezza e il bruciore vaginale e riduce il dolore durante i rapporti che possono riprendere 3/4 giorni dopo l'applicazione. Non è doloroso, purché non venga eseguito se sono in corso infiammazioni vaginali o abrasioni della mucosa.
  • Diversi tipi di laser vaginale
  • Tra i laser vaginali più comuni per queste tipologie troviamo il Laser CO2 frazionato. (MonnaLisa Touch).
  • Il laser vaginale CO2
  • Il laser CO2 frazionato (MonnaLisa Touch) ha dei parametri modulabili ed è in grado di stimolare il tessuto vaginale e vulvare fino a 5 livelli di profondità a seconda delle esigenze soggettive della donna. Questo meccanismo di azione, di tipo microablativo, stimola la sintesi ex-nuovo di collagene e matrice cellulare anche negli strati più profondi con una buona azione sul ripristino dell'elasticità oltre che sullo spessore dell'epitelio vulvo-vaginale con benefici che possono durare anche fino ad un anno o più dalla fine del trattamento.
  • Come agisce?
  • Il laser vaginale agisce tramite un apposito manipolo che emette delicati impulsi all'interno della vagina, L'energia trasmessa: aumenta l'irrorazione sanguigna apporta maggior nutrimento stimola la produzione di collagene e fibre elastiche attraverso la ri-attivazione dei fibrociti in fibroblasti, le cellule deputate al buon funzionamento dell'elasticità di tutti i tessuti inclusi quello vulvo-vaginale.
  • La mucosa viene in questo modo rigenerata e di conseguenza ringiovanisce ritornando ad essere idratata, lubrificata ed elastica con un miglioramento significativo della risposta sessuale ed anche dei sintomi urinari e genitali.
  • Dove e quante sedute si eseguono?
  • In ambulatorio senza anestesia poiché è indolore e privo di effetti collaterali sia immediati che tardivi. I primi benefici, come riduzione di bruciore, prurito e senso di secchezza delle parti intime, si avvertono già dopo la prima seduta.
  • Prima della terapia è necessaria una visita ginecologica per valutare la situazione e per verificare cause di esclusione come: plorassi utero-vescicali importanti alterazioni pretumorali/tumorali di collo utero, vagina e vulva. Se c'è un infezione va prima curata per proseguire.
  • Di solito sono previste tre sedute a distanza di 30-40 giorni.
  • Nei casi più severi e nella menopausa indotta sono necessarie due ulteriori sedute. In questi casi il trattamento va' iniziato almeno sei mesi dopo la fine delle terapie oncologiche e può essere eseguito durante la terapia adiuvante in donne con tumore mammario ormonosensiblie.
  • Ogni seduta dura 10 minuti circa e comprende sia il trattamento vaginale sia quello vulvare, più un ulteriore trattamento vaginale: per il rinforzo del pavimento pelvico e della vescica nelle donne con incontinenza urinaria lieve e/o altri disturbi urinari come cistiti ricorrenti o post-coitali (quelle che insorgono entro 2-48 ore dopo un rapporto), urgenza e senso di incompleto svuotamento vescicale.
  • Nelle donne con disturbi urinari più accentuati si esegue anche un trattamento peri uretrale. L'uretra è il condotto che collega la vescica con l'esterno e si trova subito sotto il clitoride. Il suo corretto funzionamento previene le cistite post coitali e controlla le piccole perdite involontarie di urina.
  • Benefici del Laser vaginale
  • I benefici ottenuti sono soggettivi indipendentemente dal tipo di laser usato. Non ci sono casistiche importanti dopo i 2 anni poiché è una terapia piuttosto recente.Tuttavia una o due sedute di richiamo a distanza di un anno garantiscono un prosieguo dell'efficacia.
  • Il parere del professionista
  • Personalmente ho deciso per il MonnaLisa Touch per varie ragioni:
  • Sorgente laser CO2 con procedure innovative appositamente dedicate
  • Tecnologia tutta italiana, brevettata negli stabilimenti fiorentini DEKA leader mondiale nello sviluppo di sistemi laser avanzati in campo medicale.
  • Validazione dei dati clinici con studi istologici ed ultrastrutturali, oltre 500.000 trattamenti eseguiti in tutto il mondo con successo. consigliata da AOGOI (Associazione dei Ginecologi Italiani) per i disturbi legati all'atrofia vaginale menopausale indotti e/o peggiorati dalle terapie oncologiche, pubblicazioni sull'efficacia della procedura su autorevoli riviste scientifiche, come Climacteric ( della Società Mondiale di Menopausa) e Menopause (della North American Menopause Society
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http://www.monnalisatouch.it/