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Ostetricia

Visita ostetrica e monitoraggio della gravidanza

Visita ostetrica e monitoraggio della gravidanza

In questo contesto si effettuano:

  • Diagnosi Prenatale
  • Ecografia Ostetrica Tradizionale
  • Ecografia del I Trimestre
  • Misurazione della Traslucenza Nucale + bitest
  • Si effettuano mediante un esame ecografico che fatto nel periodo idoneo (fra le 11 settimane + 4 giorni e le 13 settimane + 6 giorni) permette di calcolare il rischio cromosomico della gravidanza. Eventualmente viene integrato con test biochimici. La misurazione della traslucenza nucale è un esame ecografico, quindi non invasivo e del tutto innocuo per il nascituro, che consiste nella misurazione dello spessore del tessuto sottocutaneo che si trova sulla nuca del feto, ovvero lo spazio compreso tra la cute e la colonna vertebrale, tra l'undicesima e la tredicesima settimana della gravidanza. Quanto più spesso è la traslucenza nucale ( che in media a questo età gestazionale è di 2,5 millimetri, mentre nei feti portatori di sindrome di Down è sensibilmente maggiore) tanto maggiore è la probabilità che il nascituro sia effetto dal disturbo.
  • Questo esame permette di stimare con buona approssimazione il rischio che il piccolo sia affetto da una delle due più diffuse alterazioni cromosomiche: la sindrome di Down e la trisomia 18. Poiché riesce a identificare 6-7 bambini affetti da malattia cromosomica su 10, non dà certezze assolute.
  • L'operatore è accreditato presso la Fetal Medicine Foundation, l'organizzazione britannica che ha stabilito le linee guida per la traslucenza nucale. Per avere una maggiore attendibilità, l'esame della traslucenza nucale viene associato al bitest (o duetest), ossia la misurazione della concentrazione nel sangue materno di due ormoni, la frazione beta della gonadotropina corionica umana e la PAPP-A, o proteina A plasmatica associata alla gravidanza.
  • I due test combinati (chiamati Test combinato del primo trimestre) consentono di individuare 82 feti portatori di alterazioni cromosomiche su 100, con il 5% di falsi positivi. In base ai nuovi LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza, lo screening con bitest e traslucenza nucale diventa gratuito per tutte le donne in attesa, indipendentemente dalla loro età. Bitest e traslucenza nucale non comportano alcun rischio per il proseguimento della gravidanza e per la salute del nascituro.
  • DNA Fetale
  • I test del DNA Fetale è un esame semplice da eseguire (basta un prelievo di sangue già alla 10° settimana di gravidanza), che ha lo scopo di valutare il rischio di alcune anomalie cromosomiche. Come funziona? il test del DNA prenatale analizza i frammenti del DNA del feto presenti nel sangue della futura mamma, verificando il rischio di sindrome di Down (trisomia 21) e di altre patologie genetiche quali la trisomia 13. È utilizzabile per ricercare anche altre anomalie cromosomiche (ad esempio dei cromosomi sessuali) e micro delezioni, ma presenta la massima affidabilità per le trisomie sopracitate.
  • Quali sono i vantaggi?
  • Identifica le percentuali di probabilità del feto di essere soggetto ad alcune malattie cromosomiche. Consentendo di rassicurare i futuri genitori che di fronte alla bassa probabilità di alcune anomalie cromosomiche (mancata familiarità, giovane età della madre) abbia già deciso di non effettuare la villocentesi (più invasiva)
  • E molto più accurato dei test biochimici, avendo dimostrato una capacitò di identificare il rischio di sindrome di Down con un'accuratezza pari al 99% e con un tasso di falsi positivi del 0.1%, (test biochimici possono non rilevare la sindrome di Down nel 15% dei casi).
  • I risultati sono disponibili in circa 10 giorni.
  • Limiti
  • È un esame completamente ai normali test diagnostici.
  • Non è diagnostico, non può quindi sostituirsi a villocentesi amniocentesi o ecografia.
  • Funziona solo con lo screening di alcune malattie (trisomia 21, 18 e 13), non con tutte.
  • In alcuni casi specifici, la sua affidabilità è più bassa per motivi legati alle caratteristiche della specifica gravidanza

    Ecografia II e III trimestre

    Si effettua mediante la valutazione dei parametri biometrici e morfologici del feto secondo le linee guida SIEOG.

    Amniocentesi

    Una procedura che consente il prelievo transaddominale di liquido amniotico dalla cavità uterina; è la metodica più diffusa per ottenere campioni biologici utili al finne di effettuare una diagnosi prenatale.

    Ecografia ostetrica di secondo livello
  • Ecografia di secondo livello, finalizzata a far chiarezza su un dubbio di patologia ostetrica di natura:
  • - malformativa
  • - accrescimento fetale
  • - parto prematuro
  • In questo caso si fa sistematicamente ricorso a quanto offerto dalla evoluzione tecnologica della metodica ecografica ( doppler, cervicometria, ecc.)

Galleria immagini ecografia 3D, 4D, 5D e video

A brve sarà disponibile la stampa de Feto in 3D per le neo-mamme in dolce attesa

  • I genitori in attesa possono ordinare un modello stampato 3D del loro bambino non ancora nato, e toccare il loro bambino come è in utero.
  • Le ecografie sono una parte importante delle gravidanze da decenni, e negli ultimi anni la tecnologia è migliorata sensibilmente, con l'introduzione di scanner che possono rendere immagini 3D o addirittura 4D in movimento di un feto ancora nell'utero materno.
  • In combinazione con la tecnologia di stampa 3D queste ecografie possono essere convertite in modelli 3D. Il servizio non è ancora disponibile a tutti a causa del costo elevato. I genitori possono richiedere i modelli 3D del proprio feto a partire alla sesta settimana di gravidanza in poi: può essere reso disponibile un modello a corpo pieno, così come una stampa 3D più dettagliata del volto fetale.
  • Il tempo necessario della scansione 3D al modello finale stampato 3D è di circa 10 giorni. A breve sarà possibile a richiedere il servizio.
  • Anche se i feti stampati 3D possono sembrare un elemento di futile novità per buona parte dei genitori, l'esperienza tattile di gestire un modello 3D potrebbe essere un'opportunità importante per i non vedenti. I genitori con disturbi visivi non sono in grado di osservare il loro neonato nell'utero con scansioni regolari, cosa che li priverebbe di ciò che è diventato una delle parti fondamentali dell'esperienza della gravidanza e dell'avere un figlio.
  • Il modello stampato 3D del loro bambino potrebbe pertanto essere per loro un oggetto caricato emotivamente.
  • Il prodotto stampato finale in 3D potrebbe tuttavia non essere sempre ricevuto con molto entusiasmo dai genitori, dal momento che tutti i feti sono simili mentre si stano sviluppando. Molti genitori potrebbero così preferire la produzione di modelli stampato in 3D dei suoi figli dopo la nascita, per preservare fisicamente i ricordi e migliorare ciò che è già una delle esperienze più profondamente emotive della vita.